Secondo voi è possibile raccontare una storia di senso compiuto usando solo una manciata di parole?
Ebbene sì, si può fare ed è una forma di scrittura che ha un nome tanto bello in inglese quanto intraducibile in italiano. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Cos’è un Drabble
Un Drabble è una forma di scrittura breve e sintetica che consiste in un racconto autoconclusivo di cento parole esatte. Il termine deriva dall’inglese “to drabble”, che significa “bagnare, inzuppare” e si riferisce alla sfida di raccontare una storia in pochissimo spazio, senza perdere di efficacia e originalità.
Capite bene che italianizzare il termine non è sfida di poco conto. Ma vediamo nel dettaglio come si compongono queste microstorie.
Le regole per scrivere un Drabble
Non esistono regole universali per scrivere un Drabble, ma alcune linee guida possono aiutare a creare un buon testo.
- Rispettare il limite delle cento parole, né una di più né una di meno. Questo richiede una grande capacità di sintesi, di scelta delle parole più appropriate e di revisione del testo. Le elisioni contano per due parole (per esempio un’isola), il titolo non viene conteggiato.
- Avere chiaro il tema, il tono e il messaggio che si vuole trasmettere con la storia.
- Evitare di appoggiarsi a riferimenti esterni troppo specifici o a citazioni di opere già esistenti, ma cercare di essere originali e personali.
- Un Drabble deve avere un inizio, uno sviluppo e una fine, possibilmente con un colpo di scena o una sorpresa finale che lasci il lettore soddisfatto o incuriosito.
Dove è nata questa forma di storia breve
L’origine del Drabble si fa risalire al 1971, quando nel libro umoristico Monty Python’s Big Red Book comparve una sezione intitolata “Drabble Writing Competition”, in cui si invitavano i lettori a scrivere storie brevi su un tema assegnato. Il termine fu poi ripreso e codificato come genere letterario dall’Università di Birmingham, dove nel 1980 venne pubblicata la prima antologia di Drabble intitolata The Birmingham Drabble Project.
Da allora, il Drabble si è diffuso soprattutto nel mondo anglosassone e in particolare nel campo della fantascienza e del fantasy, dove molti autori famosi hanno sperimentato questa forma di scrittura.
Chi è l’inventore?
Non si può attribuire l’invenzione del Drabble a una persona sola, ma piuttosto a un movimento collettivo di scrittori che hanno accettato la sfida di raccontare storie in cento parole. Tra i primi autori che hanno contribuito alla diffusione del Drabble ci sono Brian Aldiss, Gene Wolfe, Lois McMaster Bujold, Terry Pratchett e Neil Gaiman.
La sua diffusione oggi
Oggi il Drabble è una forma letteraria molto popolare e apprezzata sia da scrittori professionisti che amatoriali. Grazie alla sua brevità e immediatezza, questi racconti in miniatura si prestano bene alla pubblicazione online, sui blog, sui social network e sui siti dedicati.
Inoltre, il Drabble è spesso usato come esercizio di scrittura creativa nelle scuole, nei corsi e nei laboratori letterari ed è anche molto usato nel campo delle Fanfiction, ovvero le storie scritte dai fan su personaggi o opere già esistenti. In questo caso, il Drabble può variare leggermente il numero delle parole (da 90 a 110) e può essere parte di una serie o di una collezione.
In quale Paese è più popolare?
Il paese dove il Drabble è più diffuso è sicuramente il Regno Unito, dove è nato e dove ha trovato la sua massima espressione. Qui esistono molte riviste, siti web e concorsi dedicati al Drabble.
Anche negli Stati Uniti ha avuto una buona accoglienza, soprattutto tra gli appassionati di fantascienza e fantasy. Altri paesi dove il racconto in miniatura ha trovato spazio sono l’Australia, il Canada, la Germania e la Francia.
In Italia, invece, è ancora poco conosciuto e praticato, ma mi auguro che con il tempo anche da noi possa avere la diffusione che merita.
Perchè scrivere un Drabble?
Perché, noi amanti della scrittura, dovremmo cimentarci in questa acrobatica forma di narrazione?
Perché scrivere un Drabble può avere diversi vantaggi, sia per chi lo fa per hobby che per chi lo fa per professione. Ecco alcuni esempi:
- Migliora la capacità di sintesi e di scelta delle parole. Scrivere un Drabble richiede di essere essenziali, di eliminare le parole superflue e di scegliere quelle più efficaci per comunicare il proprio messaggio. Questa abilità può essere utile anche in altri ambiti della scrittura e della comunicazione.
- Stimola la creatività e l’originalità. Scrivere un Drabble significa inventare una storia in pochissimo spazio, senza appoggiarsi a riferimenti esterni o a cliché. Questo esercizio aiuta a sviluppare la propria fantasia e a trovare soluzioni nuove e sorprendenti per raccontare una storia.
- Aumenta il livello di attenzione e di focalizzazione. Per scrivere un Drabble è necessario concentrarsi sul tema, sul tono e sul messaggio che si vuole trasmettere con la storia. Questa pratica aiuta a migliorare la propria capacità di attenzione e di focalizzazione, utile anche in altre attività cognitive.
- Favorisce il benessere psicologico. Può essere un modo per esprimere i propri pensieri, le proprie emozioni, le proprie esperienze in modo creativo e liberatorio. Scrivere può aiutare a superare momenti difficili, a regolare le emozioni, a migliorare l’umore e l’autostima.
Dove trovare raccolte di Drabble
Se la narrativa declinata in 100 parole che ho fin qui descritto vi ha incuriosito, oppure vi ha lasciati increduli, tanto da provare ora un desiderio impellente di leggere qualche esempio, segnalo di seguito alcune raccolte:
- #drabble: 60 storie in 100 parole. Si tratta di una raccolta di sessanta microracconti scritti da vari autori italiani, appartenenti al gruppo de “I Parolanti”. Il genere è fantastico e hanno come unico vincolo le cento parole esatte. Il libro è disponibile qui.
- The Birmingham Drabble Project. Si tratta della prima antologia di Drabble pubblicata nel 1980 dall’Università di Birmingham, dove il genere letterario fu codificato. Le storie sono prevalentemente di fantascienza e sono scritte da studenti e docenti dell’università. Il libro è introvabile in Italia, ma si può trovare online.
- Cryoburn. Si tratta di un romanzo di fantascienza scritto da Lois McMaster Bujold, una delle autrici più famose che hanno usato questa forma di narrativa breve. Il libro contiene una serie di microstorie che fanno da epilogo alla storia principale e che raccontano le conseguenze della trama dal punto di vista di vari personaggi. Il libro è disponibile in inglese.
Intanto vi lascio qui di seguito un piccolo assaggio da me creato. Altri drabbles li puoi trovare qui. Buona lettura!